COLTIVARE LA CANAPA: I PROBLEMI FEQUENTI

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I PROBLEMI PIÚ FREQUENTI NELLA COLTIVAZIONE DELLA CANNABIS

 

Coltivare canapa è semplice come coltivare altre piante. Basta piantare un seme e annaffiarlo.

Ogni pianta ha bisogno di luce, acqua, aria, un substrato a cui aggrapparsi per vivere, più alcuni nutrienti. Perché la pianta cresca bene, tutti gli elementi devono mantenere un certo equilibrio poiché sia l’eccesso che la mancanza di uno di essi ne comprometterebbero lo sviluppo ottimale.

In generale, si consiglia di applicare tutti i fertilizzanti molto diluiti per evitare il sovradosaggio. Come già discusso nell’articolo “Coltivare la cannabis: i nutrienti essenziali“, è molto più facile correggere una carenza rispetto a un eccesso.

Per evitare l’accumulo di sali, coltivando in vaso, dobbiamo risciacquare abbondantemente il terreno una volta ogni 4-6 settimane. Innaffieremo ogni vaso con 2 litri di acqua per ogni litro di terreno. Questo permetterà di eliminare tutti i sali accumulati nel terreno.


Questa pratica è particolarmente utile nelle aree in cui l’acqua del rubinetto è molto dura, quindi con un pH oltre i 7,4.

Non tutti i sintomi di una carenza si manifestano contemporaneamente, e spesso mancano più elementi contemporaneamente. Per rimediare a queste carenze dobbiamo prima risciacquare il terreno in modo da eliminare sali in eccesso come spiegato sopra. Quindi lo si innaffia con un fertilizzante completo di microelementi che risolverà la carenza.

Affinché la pianta di cannabis assorba correttamente i nutrienti, il pH del substrato deve essere compreso tra 6,5 ​​e 7 se si coltiva in terra, mentre tra 5,8 e 6,8 nelle colture idroponiche.

Ciò si ottiene regolando sempre il pH dell’acqua di irrigazione all’interno di questo intervallo. Per misurare il pH esistono diversi metodi e strumenti. Possiamo acquistare prodotti specifici per alzare o abbassare il pH dell’acqua di irrigazione.

I PROBLEMI PIÚ FREQUENTI:

TROPPO FERTILIZZANTE

Sintomi: la pianta acquisisce un colore verde scuro. In principio cresce molto bene. Ma con il passare del tempo il fertilizzante si accumula, le foglie iniziano a bruciarsi sulle punte e si curvano verso il basso.

Soluzione: Lavare abbondantemente il terreno per eliminare tutto il fertilizzante in eccesso. Potrebbe essere necessario lavare il terreno due o più volte. Quando la terra è pulita, si potrà iniziare nuovamente a concimare con maggiore moderazione.

CARENZE DI NUTRIENTI

Sintomi: le piante diventano verde chiaro e le foglie più vecchie ingialliscono. La crescita rallenta o si ferma. I sintomi sono simili a quelli della carenza di azoto.

Soluzione: Concimare il terreno con un fertilizzante completo con microelementi.

ECCESSIVA IRRIGAZIONE

Sintomi: Il terreno è sempre bagnato. La muffa cresce sul terreno o lo stelo della pianta inizia ad ammorbidirsi al livello del suolo. La crescita è lenta e le radici crescono male per mancanza di ossigenazione.

Soluzione: Le piante necessitano di un periodo di siccità tra le annaffiature. Aspetta fino a quando la superficie del terreno si è asciugata prima di annaffiare di nuovo. Se la miscela di terreno che usi non drena abbastanza puoi aggiungere perlite, vermiculite, argilla espansa o sabbia al mix.

SCARSA IRRIGAZIONE

Sintomi: La pianta cresce poco e le foglie sono appassite. La terra si asciuga molto tra l’irrigazione e l’irrigazione. Ha poche foglie e sono piccole.

Soluzione: Ogni volta che innaffiamo una pianta dobbiamo usare molta acqua. Con scarsa irrigazione, parte del terreno non si bagna bene e le radici soffrono e muoiono. Il modo migliore per assicurati che tutto il terreno nel vaso si bagni è quello di annaffiare fino a quando l’acqua inizia a uscire attraverso i fori drenanti del vaso.

LUCE SCARSA

Sintomi: le piante crescono esili  e allungate tendendo verso la luce. In condizioni di scarsa illuminazione di solito escono molti più maschi.

Soluzione: sposteremo le piante in un luogo con più ore di sole. Coltivando indoor bisogna installare luci più potenti.

ACCUMULO DI SALI

Sintomi: Le piante mostrano carenze che non vengono corrette quando concimiamo. Sono presenti tracce di sali essiccati sui bordi del vaso e sul sottovaso Le foglie sono ricurve verso il basso come in presenza di un eccesso di fertilizzante.

Soluzione: questo è uno dei problemi più comuni tra i coltivatori alle prime armi. Quando l’irrigazione è scarsa e si eccede con i fertilizzanti, i sali che si accumulano nel terreno possono arrivare a uccidere la pianta. La soluzione è lavare la terra con molta acqua. Se i sali si sono accumulati per diversi mesi, laveremo la terra almeno due volte con due o tre litri d’acqua per litro di terreno. Se il problema persiste laveremo ancora la terra e non concimeremo fino a quando la pianta non si sarà ristabilita.

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LE CARENZE DI NUTRIENTI

Evitare le carenze nutrizionali non è davvero un compito difficile. Basta fertilizzare regolarmente con un fertilizzante completo e assicurarsi che i sali non si accumulano nel terreno. La stragrande maggioranza dei problemi di coltivazione deriva da eccesso di fertilizzanti e il conseguente accumulo di sali nel terreno.

Se non sappiamo se la carenza è dovuta ad un eccesso di sali o ad una mancanza di fertilizzante, meglio lavare prima il terreno e poi concimare moderatamente con un fertilizzante completo. Si dovrà dare alla pianta il tempo di reagire e assimilare prima di intraprendere ulteriori azioni.

CARENZA DI AZOTO (N)

Sintomi: le foglie vecchie ingialliscono e le punte si bruciano. La crescita è stentata e le piante crescono esili. Il colore delle foglie diventa verde pallido.

Soluzione: Integrare azoto alle irrigazioni utilizzando fertilizzanti specifici per piante verdi come potrebbe essere un estratto di alghe.

CARENZA DI FOSFORO (P)

Sintomi: foglie e steli diventano scuri. La crescita di radici, steli e foglie è interrotta o stentata. Le foglie inferiori cadono e gli steli sono fragili.

Soluzione: Concimare con un fertilizzante ad alto contenuto di fosforo come il guano di pipistrello. Tutti i fertilizzanti specifici per piante da fiore sono in grado di apportare maggiori percentuali di fosforo.

CARENZA DI POTASSIO (K)

Sintomi: le foglie più vecchie ingialliscono partendo dalle punte curvandosi verso il basso. Le giovani foglie sono rugose e deformi. I germogli di crescita muoiono e gli steli sono fragili.

Soluzione: Il potassio non sempre manca ma spesso non riesce ad essere assimilato nella piante per via di un accumulo di sali nel terreno. Non vi è nessuna alternativa se non risciacquare abbondantemente il terreno e solo quando la pianta inizia a dare segni di ripresa concimare con composti ricchi di potassio. I concimi per piante grasse generalmente ne sono particolarmente ricchi.

CARENZA DI MAGNESIO(Mg)

Sintomi: le foglie vecchie ingialliscono tra le vene rimanendo verdi nel complesso. Normalmente si arricciano verso l’alto per poi degradarsi. L’intera pianta potrebbe impallidire in pochi settimane e se non si interviene potrebbe perire.

Soluzione: La carenza di magnesio è relativamente comune nella coltivazione di Cannabis poichè Ia pianta ne richiede alte percentuali che spesso invece non sono presenti nei comuni fertilizzanti. Il magnesio puo’ essere integrato separatamente usando sali di Epson (solfato di magnesio idrato) nella proporzione di un cucchiaino per 4 litri d’acqua.

CARENZA DI FERRO (Fe)

Sintomi: la carenza di ferro è anch’essa solitamente dovuta all’eccessivo accumulo di sali nel terreno o di un Ph dello stesso troppo alto. Questo non permette alla pianta l’assorbimento dello stesso. Le foglie ingialliscono soprattutto tra le venature fino a cadere

Soluzione: Come la carenza di potassio, la soluzione è risciacquare abbondantemente solo con acqua “lavando” il terreno. Il Ph deve essere monitorato e mantenuto nei valori ottimali.

 


 

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