RACCOLTA ED ESSICCAZIONE DELLA CANAPA

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VINCERE L’IMPAZIENZA E RACCOGLIERE AL MOMENTO GIUSTO

Per produrre una cannabis di qualità bisogna essere soprattutto pazienti e rispettare le tempistiche della pianta, della fioritura e dell’essiccazione.

Sappiamo che la pazienza è la virtù dei forti almeno quanto l’ansia di raccogliere e gustare le cime prodotte aumenta esponenzialmente giorno dopo giorno da parte del coltivatore.

La pianta inizia a fiorire e le gemme a formarsi ed ingrossarsi. Le cime si iniziano a ricoprire di migliaia di minuscoli puntini cristallini pieni di resina. All’interno delle ghiandole, o tricomi, si accumulano resina e THC.

In piena fioritura le ghiandole resinose sono così piene da sembrare sul punto di esplodere. Arriva un momento in cui queste non si riempiono più perchè la pianta concentrerà i suoi sforzi e continuerà a produrre in altre ghiandole. Se le cime non vengono raccolte il contenuto di psicoattivi contenuto inizierà a disperdersi. Quando la maggior parte delle cime sarà in questo stadio è il momento ottimale per raccogliere.

La tecnica più semplice per decidere quando raccogliere è osservando da vicino i pistilli che da bianchi iniziano ad appassire scurendosi, diventando marroni o arancioni a seconda della varietà. Mentre questo accade per le prime cime, se ne sviluppano altre con pistilli bianchi che andranno ad appassire proprio come le prime.

Arriva il momento in cui non si svilupperanno nuovi fiori e la maggior parte dei peletti ha una tonalità marrone o arancione. Il momento ideale per raccogliere è quando almeno la metà dei pistilli avrà mutato il suo colore appassendo. La percentuale ideale dipende dalla varietà e dalle preferenze specifiche del coltivatore. Si può scegliere di raccogliere leggermente in anticipo o più tardi per testare quale sia il momento migliore per la varietà specifica.

RACCOLTA DELLA CANNABIS

Al momento della raccolta le piante possono essere tagliate alla base piuttosto che separatamente per ogni singolo ramo. Alcuni tagliano prima le cime principali aspettando che il resto della pianta finisca di maturare.

Prima della raccolta bisogna smettere di concimare la pianta almeno un paio di settimane prima, risciacquando generosamente le piante in modo da eliminare residui della concimazione che potrebbero rovinare il gusto delle cime. Le cime infatti potrebbero avere un gusto acre e non bruciare correttamente in caso contrario. Alcuni coltivatori lasciano le piante al buio completo per 24-48 ore prima della raccolta per spingere la pianta a produrre ancora più resina.

Le foglie più grandi, prive di resina, possono essere rimosse prima di mettere la pianta ad essiccare. Afferra la pianta alla base dello stelo e rimuovi le foglie più grandi, partendo dal basso e risalendo fino alla punta.

Una corretta e completa essiccazione dell’erba garantisce una maggiore potenza e un migliore gusto alla stessa, che altrimenti rischierebbe di “grattare” in gola se anticipata, compromettendo tutto il duro lavoro svolto finora.

Si possono anche lasciare dei rami con un minimo di vegetazione, quindi ritornare la pianta ad un ciclo vegetativo di ricrescita aumentando nuovamente il periodo di luce oltre le 18 ore. Anche in questo caso lasciare le piante al buio completo per 24-48 potrebbe aiutare la pianta a percepire maggiormente il cambiamento. In questo modo potremmo recuperare la nostra pianta preferita e preservare la genetica per farne nuovi cloni per esempio, o semplicemente ripetere il ciclo.

ESSICCAZIONE DELLA CANNABIS

La raccolta è da sempre stato un momento di gioia per ogni coltivatore dall’avvento dell’agricoltura. Finalmente i duri sforzi di tanti mesi sono ripagati e possiamo festeggiare il nostro raccolto.

Una vota raccolti, l’intera pianta oppure i singoli rami possono essere appesi a testa in giù se lo si desidera, ma possono anche essere asciugare su un vassoio purchè vi sia abbastanza circolazione d’aria. L’importante è che l’essiccazione avvenga in un luogo al riparo dalla luce diretta, e che la zona sia sufficientemente ventilata in modo che l’asciugatura non sia troppo veloce. La qualità del prodotto finale, tuttavia, dipenderà molto da come verrà effettuata questa essiccazione.

Normalmente una decina di giorni possono bastare per ottenere una essiccazione ottimale,  a volte anche meno, ma questo dipende dalle condizioni dell’ambiente. Le foglie devono essere eliminate delicatamente al momento della raccolta prima di iniziare l’essiccazione, piuttosto che in un secondo momento.

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Se invece il locale che si sceglie fosse umido o poco ventilato, potrebbero comparire funghi e muffe che rovineranno il prodotto. Nel caso le cime fossero contaminate o presentassero muffe sono assolutamente inutilizzabili. Alcune muffe sono patogene e sarebbero nocive per il consumatore.

Una lenta stagionatura è essenziale e qualsiasi metodo di essiccazione per accelerare il processo è sconsigliato. Questo passaggio influisce molto sul gusto e sull’aroma del prodotto finale, quindi sarebbe un vero peccato rischiare di rovinare tutto il duro lavoro per l’essere impazienti. Solo una volta che l’essiccazione sarà completa potremo decidere se conservare le nostre cime, per esempio in sacchetti sottovuoto se li si vuole conservare per lunghi periodi, oppure utilizzarle per preparare tinture o altri estratti. L’erba perde potenza a contatto con luce, aria e calore. Quindi sia che scegli di conservare le tue cime sottovuoto o in contenitori ermetici, trova un posto buio e fresco dove conservarli.

RIEPILOGO

Raccolta:
  • Quando noterai che almeno la metà dei pistilli hanno un colore marrone o arancione, preparati e osserva quotidianamente con attenzione.
  • Come regola generale si può dire che la pianta raccolta con più pistilli bianchi avrà una potenza leggermente inferiore ma un effetto più celebrale e attivo. Con più pistilli maggiormente scuriti l’erba avrà un effetto maggiormente sedativo. Questa regola generale vale fino ad un certo punto, piuttosto il tipo di effetto dipenderà soprattutto dalle caratteristiche della varietà in sè.
  • Durante le ultime settimane prima del raccolto, la pianta non deve essere concimata e va solamente innaffiata con acqua per eliminare la presenza di eventuali fertilizzanti rimasti che ne rovinerebbero il gusto e non solo.
  • Smetti di innafiare la pianta alcuni giorni prima della raccolta per spingerla a produrre maggiore resina.
Potatura:
  • Dopo aver tagliato la pianta, si provvede a rimuovere le foglie grandi che non hanno ghiandole di resina.
  • Prendendo la pianta per il tronco e tenendola a testa in giù, si inizia ad eliminare le grandi foglie con i loro gambi. Possiamo anche eliminare le punte delle foglie più piccole senza cristalli di resina.
  • Maneggiando con attenzione le gemme. bisogna cercare di toccarle il meno possibile perchè ghiandole di resina si degradano facilmente e il THC si ossida.
Essiccazione:
  • Il THC nella cannabis fresca non è psicoattivo. Per diventare marijuana fumabile, l’erba deve essere essiccata. Il processo di essiccazione influenza notevolmente la qualità del prodotto finale. Un’erba solo parzialmente essiccata graffierà la gola e sarà molto leggera in quanto a effetti.
  • La cannabis va essiccata in un luogo asciutto, buio, fresco e ventilato. La faremo asciugare finché il gambo centrale non si spezza piegandolo e le gemme sono croccanti al tatto ma ancora un po’ umide al loro interno.

 


 

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