HUMUS: DI COSA SI TRATTA E COME FARLO

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L’humus altro non è che un terriccio particolarmente ricco di nutrienti facilmente assimilabili dalla pianta nell’immediato. Si tratta di un vero concentrato di elementi quali carbonio, azoto, ferro, fosforo, calcio e manganese, che sono essenziali per la crescita rigogliosa e sana della vegetazione. Inoltre, aumentando la capacità di ritenzione idrica del suolo, lo rende ulteriormente fertile.

Biologicamente, l’humus funge da fonte di energia per lo sviluppo di microrganismi; senza microrganismi non esisterebbe l’ humus, ed infine senza humus la vita sul nostro pianeta come la conosciamo non sarebbe possibile. I microrganismi sono i principali responsabili della formazione di humus dai rifiuti vegetali, producendone in continuazione attraverso la decomposizione e la trasformazione della materia organica in minerali.

Il ruolo dei microrganismi nel ciclo della materia organica nel suolo, così come in natura,  è semplicemente indispensabile. Senza la trasformazione dei resti animali e vegetali in humus, tutti gli elementi essenziali resterebbero intrappolati in questi organismi “morti”, senza poter tornare ad essere riutilizzati.

Sappiamo che l’utilizzo di concimi e fertilizzanti industriali, oltre ad essere inquinante e costoso, ha ulteriori aspetti negativi. Infatti quantità elevate possono danneggiare e bruciare le radici delle piante, portando anche alla morte delle stesse.

Nel caso opposto in cui le quantità impiegate siano scarse, rimane il danno ecologico, senza un reale beneficio per lo sviluppo delle piante.

Per quanto riguarda l’impiego dell’humus invece, non vi sono reali conseguenze negative di nessun tipo. Trattandosi di un elemento naturalmente presente in natura, non ci può essere un problema di dosaggio, le piante assorbiranno sempre e solo gli elementi di cui avranno bisogno.

HUMUS DI LOMBRICO

Esistono di versi tipi di humus in natura, ma in questo articolo ci concentreremo sull’humus di lombrico, ovvero l’humus che deriva dalla materia organica decomposta mediante il processo digestivo dei lombrichi.

Questi animali, scavando gallerie nel terreno lo arano naturalmente, mentre ingerendo i residui organici presenti, ne provocano la decomposizione e la trasformazione in composti più semplici da assimilare. I lombrichi producono un sottoprodotto che viene ulteriormente scomposto da diversi microorganismi presenti nel terreno, diventando humus. Essi semplicemente facilitano il lavoro dei microrganismi scomponendo la materia organica in pezzi più piccoli.

Scopri di più su questo tema nell’articolo: “Introduzione al vermicompostaggio“.

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Humus fatto in casa, riciclaggio dei rifiuti

Tramite il compostaggio è possibile trasformare tutti i rifiuti organici domestici in un ricchissimo humus. Il vantaggio di questa pratica è la riduzione della quantità di rifiuti prodotti e destinati alla discarica, contribuendo attivamente a ridurre l’emissione conseguente di gas serra nell’atmosfera. Il primo vantaggio reale è per l’ambiente di cui noi facciamo parte, il secondo è l’ottenimento di un  fertilizzante ecologico, efficace ed economico per il nostro orto e per le nostre amate piante.

Approfondisci come organizzare il tuo compostaggio domestico negli articoli “Cosa non gettare nella compostiera“, “Come introdurre scarti alimentari nel compost“, “Umidità nella compostiera: un fattore cruciale

Humus e la decontaminazione del suolo

La contaminazione del suolo di metalli pesanti è un motivo di grande preoccupazione per la salute umana di cui si sta parlando sempre maggiormente. Crescenti quantità di cromo, arsenico, mercurio, cadmio e piombo sono rilevate nel terreno, andando a contaminare inevitabilmente le falde acquifere.

L’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti industriali sono una delle cause dell’incremento della presenza di questi metalli nocivi per la vita sul nostro pianeta. Il processo che avviene durante la produzione dell’humus di lombrico è ritenuto attualmente il metodo più efficace praticabile per diminuire la contaminazione del suolo, secondo studiosi e ricercatori.

 


 

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