INTRODUZIONE AL VERMICOMPOSTAGGIO

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Come sintetizzò nel ‘700 Antoine-Laurent de Lavoisier, “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Fortunatamente c’è chi ancora oggi  basa la propria attività sul concetto di economia circolare, trasformando uno scarto in una risorsa.

Perché non usare lombrichi per decomporre i nostri rifiuti organici e produrre un prezioso fertilizzante, riducendo i costi di smaltimento degli stessi, così come i danni ambientali derivati?

bidone vermicompostaggioIl vermicompostaggio è il processo biologico di valorizzazione della materia organica che si avvale del lavoro dei lombrichi, oltre a quello dei microrganismi presenti in natura. Può essere considerato una tipologia di riciclaggio dei rifiuti che avviene naturalmente e più velocemente con l’aiuto dei lombrichi. Il risultato è l’humus o vermicompost, che è un fertilizzante ricco di sostanze nutritive ottimale per le piante.

Oggi si parla spesso di sostenibilità e del volume di rifiuti che generiamo nelle nostre case con il nostro stile di vita. Nonostante la raccolta differenziata, continuiamo a produrre moltissimi rifiuti organici. Gran parte di questo tipo di rifiuti è costituito da avanzi di cibo che potrebbero invece finire in un bidone per il compostaggio.

Non occorre avere un giardino o terreno, è possibile trovare un piccolo spazio anche nel proprio appartamento per iniziare a fare del vermicompostaggio.

I lombrichi frammentano la materia organica, facilitando il lavoro dei microrganismi. Con questa tecnica si crea il vermicompost, conosciuto come humus di lombrico e oro nero. Questo prodotto è un ottimo fertilizzante organico molto ricco di elementi essenziali per la crescita delle piante.

Perché farlo? Contribuiremo alla diminuzione della quantità di rifiuti organici scaricati nelle discariche, riducendo le conseguenti emissioni di gas metano nell’atmosfera. Il compostaggio domestico rappresenta un modo semplice, pratico e sostenibile di riciclare i nostri scarti alimentari direttamente alla fonte.

Il vermicompostaggio può essere disposto in un angolo del vostro giardino, piuttosto che integrato ad un sistema di orto verticale come mostriamo nell’articolo “Come costruire un orto verticale con vermicompostaggio“.

COMPOSTAGGIO DOMESTICO

come realizzare un bidone per il compostaggio domesticoIn assenza di spazi, è possibile fare del compostaggio domestico direttamente nei nostri appartamenti semplicemente utilizzando una compostiera domestica creata da un paio di contenitori di plastica. Il sistema sarà composto da due o più scatole di plastica impilabili, dove il recipiente alla base serve per raccogliere il liquame organico prodotto.

I contenitori superiori fungono da mense per i nostri lombrichi. Nel primo contenitore in alto inseriremo i nostri rifiuti, questo contenitore necessita di un coperchio e dei fori sul fondo. Prima di iniziare a introdurre i nostri rifiuti dovremo fornire ogni recipiente superiore di una base comunemente chiamata letto, composta da un substrato dove i vermi possano sentirsi a proprio agio. Il letto si può creare aggiungendo terriccio, humus già pronto,  pezzetti di cartone, segatura e paglia inumiditi. Quindi sarà il momento di introdurre i lombrichi e successivamente i rifiuti organici frammentati.

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QUALI LOMBRICHI USARE

L’importanza dei lombrichi per la concimazione e il recupero del suolo è nota da tempo immemore. Le specie utilizzate nella produzione di vermicompost sono quelle  che limitano le loro attività ai primi 15 cm del suolo. Esse sono  il “tiger worm” (Eisenia fetida) e il “red worm” o “verme californiano” (Eisenia andrei).

quali vermi utilizzare per il compost

Entrambe le specie necessitano di temperature ottimali tra i 15 e i 20°C esterne, ma possono sopportare temperature più estreme comunque comprese tra i 4°C e 32°C. Questi vermi hanno il potere di ingerire suolo e materia organica pari al proprio peso, riuscendo a digerire ed espellere oltre il 60% di esso, sotto forma di humus.

Inoltre, sono in grado di processare un’ampia varietà di materiali in minor tempo, avere un elevato tasso di conversione del compost in humus ed un alto tasso di riproduzione.

COSA PUÒ FAR FUGGIRE I LOMBRICHI

Quando l’ambiente all’interno del compost diventa sfavorevole per questi animali, loro cercheranno di fuoriuscire, quindi è necessario che i contenitori siano sempre ben chiusi. Nella maggior parte dei casi, queste cattive condizioni portano alla perdita dell’attività riproduttiva o alla morte dei vermi. Affinché ciò non avvenga, occorre prestare attenzione ad alcuni fattori.

Densità: un’elevata densità crea carenze di spazi e una bassa ossigenazione, influenzando negativamente l’attività dei lombrichi.

Umidità: la bassa umidità riduce l’azione dei microrganismi e i lombrichi stessi possono morire per disidratazione. Diversamente, un ambiente troppo saturo d’acqua può portare alla morte dei lombrichi, interferendo con la circolazione dell’aria. Approfondiamo l’argomento nell’articolo “Umidità nella compostiera: un fattore cruciale

Temperatura: il metabolismo dei lombrichi rallenta a temperature inferiori i 15 ºC, mentre potrebbero morire a temperature gelate o superiori ai 30ºC.

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pH: i lombrichi necessitano di un ambiente con pH compreso tra 4 e 8, al di fuori di questo intervallo potrebbe esserci una diminuzione della loro attività

Natura dei residui: alcuni tipi di residui che potremmo introdurre possono innalzare la temperatura e i livelli di acidità impattando negativamente sul processo. A tal proposito potrebbe interessarti l’articolo specifico su “Come introdurre gli scarti alimentari nel compost

PROBLEMA → SOLUZIONE

La concentrazione di lombrichi negli strati superiori significa che la parte sottostante è troppo umida. Questo problema si può risolvere aggiungendo altra segatura o materiale assorbente, oltre ad evitare di aggiungere ulteriori rifiuti ricchi di liquidi.

Se invece avviene l’opposto, quindi i lombrichi si concentrano sul fondo del bidone, potrebbe significare che il substrato è troppo asciutto. Il substrato se spremuto in mano deve risultare umido ma non sgocciolare. Basterà spruzzare dell’acqua per aumentare l’umidità dello stesso.

Quando il compost emana odore sgradevole, probabilmente abbiamo inserito troppi rifiuti piuttosto che troppi rifiuti di grosse dimensioni. Se gli scarti impiegano troppo tempo per essere processati possono attirare insetti vari ed emanare cattivi odori. A questo punto dovremo smettere di introdurre ulteriori rifiuti fino a che la situazione non sarà nuovamente sotto controllo, mescolando il substrato per permettere una migliore ossigenazione.

Un’altra causa di cattivi odori può essere la natura dei rifiuti introdotti nel compost. Nell’articolo “Cosa non gettare nella compostiera” spieghiamo quali alimenti e sostanze non devono essere introdotte nel compost per ragioni differenti. Alimenti troppo acidi, grassi, e difficili da processare portano nei migliori casi un odore sgradevole.

Buon compostaggio a tutti!


 

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