OMBELICO DI VENERE: Usi e Proprietà di Questa Graziosa Pianta

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Nomi comuni: Ombelico di Venere,  Cappellini,  Scudellina, Coperchiole, Erba dei calli

Specie: Umbilicus rupestris

Famiglia: Crassulaceae

L’Umbilicus rupestris, comunemente chiamato Ombelico di Venere, è una pianta perenne originaria dell’Europa occidentale. Cresce spontanea nelle zone con un clima temperato, tra le fessure umide delle rocce e nelle crepe dei muri.

L’Ombelico di Venere è una pianta erbacea succulenta di piccole dimensioni, di solito non supera i 50 cm di altezza. In Italia cresce un po’ ovunque, nelle zone collinari e montane fino 1000 metri di quota. È una pianta geofita che resiste durante l’inverno grazie alla sua radice rizomatosa-tuberosa di colore biancastro che funge da organo di riserva sotterraneo. In primavera, al suo risveglio da uno stato dormiente, innalza un fusto eretto e cilindrico con delle foglie carnose.

Le foglie sono alterne e hanno una forma tondeggiante, incavata al centro e con i margini leggermente dentati. Il nome Umbilicus viene da quell’incavo al centro della foglia che ricorda appunto un ombelico. I fiori, di colore rosa-verdastro a forma di campana, ricoprono il fusto eretto formando un’infiorescenza a grappolo. La sua fioritura  avviene in primavera, da marzo a maggio. I fiori appena sbocciati sono orizzontali e, a fioritura avvenuta, si rivolgono verso il basso.

CIBO CRUDO

COME COLTIVARE L‘OMBELICO DI VENERE

L’Ombelico di Venere è una pianta semplice da coltivare, sia in terra che in vaso. Preferisce luoghi umidi e ombreggiati, teme invece la luce diretta del sole e la siccità. Si trova bene in terreni pietrosi e ben drenati. Si semina seppellendo i semi superficialmente in primavera in un comune terreno ben drenante in posizioni ombreggiate.

Il terriccio va mantenuto umido fino alla germinazione. Se si sceglie di coltivarla in vaso, si possono usare contenitori larghi e bassi con terriccio misto di sabbia e torba. Fare attenzione a non pressare il terreno e a mantenere sempre un buon livello di drenaggio altrimenti le radici rischierebbero di marcire.

COME UTILIZZARE L’OMBELICO DI VENERE

La parte usata della pianta sono le foglie fresche per le loro proprietà detergenti, risolventi ed emollienti. Si usa per trattamenti esterni applicando la foglia fresca o il succo per fare impacchi in caso di ferite, piaghe, ulcerazioni e calli; infatti uno dei suoi nomi comuni è appunto l’Erba dei calli. E’ una delle poche piante che riesce a competere con l’aloe in quanto ad azione lenitiva, emolliente e rinfrescante sulla pelle.

In cosmetica vengono sfruttati i suoi principi attivi e le proprietà detergenti, diuretiche, emollienti, rinfrescanti per preparare creme e detergenti per l’igiene e le impurità della pelle. C’è chi fa un un impacco di foglie fresche, sminuzzate e applicate sulla pelle del viso, per eliminare i punti neri.

Le foglie dell’Ombelico di Venere sono commestibili e possono essere aggiunte per arricchire le nostre insalate miste. Hanno un sapore fresco e delicato, oltre ad essere ricche di sali minerali, tannini e ferro. Si usano le foglie basali più tenere con tutto il peduncolo, raccolte in primavera prima della fioritura, e si consumano fresche.

 


 

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